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Padiglione della Repubblica di Bulgaria 58. Esposizione Internazionale d’Arte La Biennale di Venezia


Rada Boukova e Lazar Lyutakov

HOW WE LIVE

11 maggio - 24 novembre 2019

Inaugurazione ufficiale: mercoledì, 8 maggio 2019, 18.00 - 20.00 H

Fondazione Ugo e Olga Levi onlus

Palazzo Giustinian Lolin

San Marco 2893

30124 Venezia

Il Ministero della Cultura della Repubblica di Bulgaria e la Galleria Nazionale, Sofia hanno il piacere di annunciare la partecipazione nazionale della Bulgaria alla 58. Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia con la mostra How We Live di Rada Boukova e Lazar Lyutakov, curata da Vera Mlechevska.


How We Live è un dialogo visivo di due opere individuali di Rada Boukova e Lazar Lyutakov che riflettono sul concetto di tradizioni artigianali secolari, contrapposte alla produzione industriale su vasta scala di prodotti standard e accessibili che si intromettono nella vita contemporanea. Le opere sono state sviluppate appositamente per lo spazio del Palazzo Giustinian Lolin - edificio realizzato dall’architetto veneziano Baldassare Longhena nel XVII secolo, sede della Fondazione Ugo e Olga Levi - e si basano sull'opposizione semantica e visiva al contesto architettonico e storico dell'edificio e della città di Venezia.


Entrambi gli artisti trasformano la serialità modulare, alla base delle loro opere, in un mondo generico di forme in cui sia la logica che la funzionalità collassano nell'abisso dell'immaginazione.


Secondo Rada Boukova: “Dopo la definitiva industrializzazione della nostra vita, è subentrata una sorta di ripetitività, per cui sembra che tutto sia assoggettato al principio della produzione modulare, spesso definito come normalizzazione. Compri un oggetto, dopo ne aggiungi un altro, poi un altro ancora. E questi oggetti sono tutti fatti in modo da incastrarsi uno nell'altro. Da parte sua, il lavoro che ti consente di acquisire le cose è altrettanto standardizzato e segmentato e privo di qualsiasi punto di vista complessivo."


Rada Boukova indaga sui resti dei cambiamenti ideologici, economici e sociali. Nella sua installazione introduce elementi costitutivi di materiali sintetici per l'edilizia industriale che sono carichi del potenziale per essere riutilizzati come motivi decorativi, elementi funzionali o pittura astratta. "I moduli con cui lavoro sono oggetti trovati, in un certo senso; vengono come prodotti finiti e io li metto insieme in modo significativo. Dopo la fine della mostra, i pannelli smontati possono essere riutilizzati come materiali da costruzione. Tutto ciò che faccio può essere restituito al ciclo di consumo."


Lazar Lyutakov indaga sui processi generali di produzione e consumo; crea un ciclo di sculture in vetro acrilico. Si tratta di strutture che sembrano elementi prodotti in serie e invece sono oggetti della vita di tutti i giorni completamente individualizzati. Durante la creazione delle sue opere, l'artista prende in considerazione la casualità delle fratture. In questo processo, il fallimento è intenzionale, ma controllato e, quindi, artigianale. Un prodotto uniforme, limitato dagli elementi rettangolari, viene salvato dalla simmetria grazie alle crepe e alle curve uniche.


Lazar Lyutakov combina il vetro acrilico, il sostituto industriale del vetro, con vetro lavorato a mano che implica un principio di produzione e distribuzione completamente diverso, riordinando il rapporto tra la precisione del mestiere e il suo valore. "Il vetro si presenta sotto forma di bicchieri grossolanamente pieni di piccole imperfezioni, che rivelano non solo il lavoro manuale nella produzione degli oggetti ma anche l'uso di vetro riciclato. Il mercato per il quale questi bicchieri sono stati realizzati richiede che siano economicamente accessibili, il che influisce sulla quantità di tempo necessaria per produrli. Questo porta ad un certo livello di casualità e di imperfezione, che per me avvicina i prodotti alle sculture, perché in realtà li rende unici."


L'esperienza di diverse realtà culturali di entrambi gli artisti ha dato loro una consapevolezza delle implicazioni sociali dei materiali. Lavorare con materiali industriali sintetici come l'acrilato e il polistirene nell'installazione porta gli spettatori ad oscillare tra il prodotto anonimo e l'opera artistica unica, tra la sostenibilità e le soluzioni rapide, economiche, ma senza futuro. How We Live affronta la costante rinegoziazione della gerarchia di valori quali produttività, qualità e utilità nel mondo di oggi.


Il Padiglione della Repubblica di Bulgaria alla 58. Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia è sostenuto dal Ministero della Cultura della Bulgaria ed è prodotto dalla Galleria Nazionale, Sofia, con il commissariato di Iara Boubnova e la direzione di Katia Anguelova. Il Padiglione è realizzato con il contributo di Gaudenz B. Ruf, The Arts and Culture Division della Repubblica d’Austria. La degustazione di vini è gentilmente offerta dalla cantina Alexandra Estate e Better Half Garage Wines che si ringrazia.


*Tutte le citazioni in questo testo provengono dagli artisti di How We Live.


Rada Boukova (1973) è nata a Sofia, Bulgaria. Vive e lavora a Parigi. Ha studiato all'Accademia Nazionale d'Arte di Sofia e si è laureata alla Scuola Nazionale di Belle Arti di Parigi, ENSBA di Parigi. Tra le sue mostre personali: What energy do we put into transforming things, with undisguised pleasure, Sariev Contemporary, Plovdiv (2018); Alice Georges, ONE NIGHT STAND Gallery, Sofia (2017); Start a New Victory, FUTURA, Praga (2013); Me and a German Girl, Patricia Dorfmann Gallery, Parigi (2011). Il suo lavoro è stato rappresentato in numerose mostre collettive: KVOST, Berlino, MOCA, Taipei, Salonul de proiecte, MNAC Bucarest, MUDAC Lausanne, ICSP, New York, Domaine de Pommery, Reims, Palais de Tokyo, Parigi. Rada Boukova è la vincitrice del BAZA Award per giovani artisti contemporanei nel 2008 e del premio M-Tel per l’arte bulgara contemporanea nel 2009. L'artista è rappresentata da Galerie Patricia Dorfmann, Parigi dal 2011 e da Sariev Contemporary dal 2012.


Lazar Lyutakov (1977) nato a Shabla, Bulgaria. Vive e lavora a Vienna. Ha studiato all’Accademia Nazionale d'Arte di Sofia e si è laureato all'Accademia di Belle Arti di Vienna nel 2005. Ha partecipato nella VI Biennale di Mosca (progetto speciale, 2015); alla I Biennale di Vienna a MAK, Vienna (2015); al festival Take di Independent Fashion and Arts (2016); e alla Triennale a Linz, in Austria (2010). Ha realizzato mostre personali a Georg Kargl Permanent (2015); al MAK Austrian Museum of Applied & Contemporary Arts (2011); all’ONE NIGHT STAND gallery, Sofia (2017); wellwellwe


ll Vienna (con Max Schaffer, 2017); Song Song Vienna (2012); Galleria Winiarzyk, Vienna (2008); Werkbank Lana, Italia (2011); Galleria Ryllega, Hanoi (con Karine Kauchard, 2006) e Vesch Vienna (con Karine Fauchard, 2015). Le opere di Lyutakov sono parte di collezioni permanenti, quali la Collezione Artothek dell'Ufficio di Cultura Austriaca; la collezione della città di Vienna; Freie Sammlung Vienna e la Sofia City Art Gallery.


REPUBBLICA DI BULGARIA E LA BIENNALE DI VENEZIA

Per la prima volta, la partecipazione della Bulgaria è il risultato di un bando nazionale per progetti curatoriali, organizzato dal Ministero della Cultura che ha suscitato un notevole interesse da parte della comunità artistica del paese. Prima della partecipazione alla Biennale Arte 2019, la Bulgaria ha partecipato all’Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia nel 1912, 1942, 1964, 1993, 1999, 2007 e 2011.


IL CATALOGO di How We Live, pubblicato dalla Galleria Nazionale, Sofia e il graphic design di POSTSTUDIO include saggi appositamente scritti da Vera Mlechevska, Jonathan Chauveau, Stephen Zepke, Iara Boubnova e Katia Anguelova.


http://howwelive-pavilion.com/

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